Come pianificare e organizzare un e-commerce?

Perché un e-commerce?

Perché con l’e-commerce c’è un approccio più diretto con il pubblico: gli utenti possono comprare direttamente da un’azienda da qualsiasi parte del mondo e ricevere a casa l’articolo o, se vogliono,  ritirarlo in negozio. O ancora possono ordinarlo in negozio, sempre via Web, e riceverlo a casa propria. L’e-commerce, in breve, ha creato un vero e proprio passaggio epocale nel mondo del commercio.


Bisogna pianificare
Però non è tutto così semplice, se si vuole organizzare un e-commerce è indispensabile una attenta pianificazione.

Le principali domande che bisogna farsi prima di intraprendere un progetto e-commerce sono: quanto ci costa? Cosa vogliamo vendere? Cosa la gente cerca sul mercato online? Quanto venderemo? Come si fa a saperlo?
Anzitutto però è necessaria un’autovalutazione dell’impresa: dobbiamo chiederci se abbiamo le nozioni sia per creare un e-commerce che per la sua gestione web. In base a questo si decide se crearlo internamente o fuori l’azienda; in questo secondo caso, nel frattempo, dobbiamo acquisire le nozioni che ci mancano per poterlo gestire poi direttamente.
Un buon esempio è quello di Diesel con Luxe. Diesel ha esternalizzato a Luxe, in attesa di acquisire le necessarie competenze e poi una volta acquisite, ha internalizzato. Perché è importante internalizzare? Perché la relazione con il cliente finale è troppo importante per essere lasciata agli altri. Ma, naturalmente, bisogna saperlo fare.
Bisogna poi analizzare il mercato, perché una proposta deve seguire sempre una richiesta precisa del mercato, quindi bisogna definire gli obiettivi, costruire il business plan e il business canvas. Pertanto è importante coinvolgere tutti i settori aziendali sin all'inizio e, ovviamente, lungo il corso di tutta la gestione.

Rapidamente
Altro elemento da non trascurare è che se si vuole creare un e-commerce è necessario farlo in fretta, perché nel giro di pochi mesi molto cambia; cambia la tecnologia, i competitor, gli aspetti legali, l’indicizzazione. Importante quindi scegliere una tecnologia che si può modellare.

Creare il sito
Per la realizzazione del sito è essenziale creare il timing giusto.
Un buon sito dovrebbe essere accessibile da diversi device e facilmente navigabile; nel sito va curata naturalmente la grafica, ma ancor più i contenuti.
I contenuti vanno esposti con l’uso di testi, video e foto, ottimizzati in modo tale da essere indicizzati da Google. Di solito i video spiegano meglio di testi e foto, inoltre Google gradisce i video. Per quanto riguarda il linguaggio è bene che le parole siano ripetute all'interno del testo (anche se il corretto uso della lingua italiana vorrebbe che si usassero sinonimi) perché solo così Google capisce che state parlando di quell'argomento e, di conseguenza, vi ottimizza sito o blog proprio per quell'argomento. Su internet si dovrebbe scrivere per il SEO, perché è il modo migliore per avere una migliore indicizzazione su Google.
I contenuti, poi, vanno declinati a seconda dei device e della tecnologia e vanno poi aggiornati costantemente sia per mantenere vivo e attivo il sito sia per favorire la sua indicizzazione sui motori di ricerca. Per facilitare la navigazione sequenziale dell’utente da diversi device è bene far sì che l’utente possa risultare loggato ovunque.
Inoltre alcuni pensano che sia opportuno creare siti diversi “ad hoc” a seconda dei device utilizzati.

Scegliere il software
Importante anche la scelta del software che deve essere fatta in modo da permettere la possibilità di raggiungere il maggior numero possibile di utenti.
Deve essere Glocal, cioè deve permettere l’integrazione tra globalizzazione e localizzazione. Naturalmente deve essere compatibile con motori di ricerca, oltre che essere facile da gestire. Non va dimenticato che ci deve essere un’unica gestione tra negozi reali e l’online.

Gestire il sito con competenza
Non si tratta solo di fare un sito, bisogna poi anche saperlo gestire. Ci vuole qualcuno che si occupi di: Store Management, Merchandising, Customer Care, dell’analisi dei dati del traffico (prima, durante, dopo) e dei risultati di vendita.
Customer service e spedizione sono elementi strategici sui quali i clienti si basano per giudicare l’intero e-commerce. Dato che siamo agli inizi, molta gente non sa come si compra online. Soluzione: chat, telefono con operatori che spiegano come si fa.
Il momento della spedizione è molto importante. Molte persone valutano l’e-commerce in base alle spedizioni: quando arriva, come arriva, cosa c’è dentro, se la scatola è rifinita bene.
Infine un e-commerce che funziona è quello in cui viene posta la massima attenzione alla tutela del cliente finale attraverso trasparenza e completezza delle informazioni, sicurezza dei pagamenti, garanzia della facoltà di recesso. Un esempio e-commerce ben riuscito è quello di Inspire me Easyjet e Air b n b.
Air b n b chiede al cliente dove vuol andare, quale città vuole visitare  e gli consiglia cosa potrebbe vedere creandogli  una narrazione. Infine gli suggerisce anche dove alloggiare.

Pensare al Web marketing
Il piano di web marketing, naturalmente, deve essere creato parallelamente al sito e vi deve essere un responsabile che segua il progetto nel tempo e coordini l’attività di tutti gli operatori.
Il web marketing serve a trattenere gli utenti che comprano nel tempo… facendoli anche divertire. E’ fondamentale capire cosa fanno gli utenti sul sito.
Questo può essere capito con l’analytics. Meno bounce rate c’è e meglio è.
Per avere vendite il sito deve avere visualizzazioni. Si può ottimizzare il sito guardando cosa fanno gli utenti con Analytics.
Per approfondire l’argomento sulla tematica del monitoraggio rimando all'articolo sulla web e behavioral analytics.
Di solito l’analytics viene fatta da un’agenzia esterna che forma poi i dipendenti dell’azienda. Una volta che l’azienda è in grado di fare analytics da sola, l’agenzia offre altri servizi.
Un buon esempio di come fare per avere visualizzazioni è il video Blind tech: “I frullatori che frullano qualunque cosa, anche gli I-pad”. Il video evidenzia cosa potete o non potete fare a casa. Vi convincete che il frullatore funziona. La gente può sollecitare che vengano frullate determinate cose.


Il video evidenzia cosa potete o non potete fare a casa. Vi convincete che il frullatore funziona. La gente può sollecitare che vengano frullate determinate cose.

Visto l’esito positivo della trovata, ci sono state altre aziende che hanno emulato questa “strategia”, es. Mentos e Coca Cola.

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