Una vasta platea
Youtube e Instagram
sono conosciuti da tutti coloro che usano il web. Ma sono molti anche quelli
che li usano attivamente? Pare proprio di sì.
Youtube ha più di
1, 5 miliardi di utenti attivi al mese, mentre Instagram ne ha 800 milioni.
Si tratta veramente
di molta, molta gente! Un pubblico immenso! A questi vanno poi aggiunti coloro che
vi accedono passivamente, perché anche chi non carica video su Youtube vi può
accedere per guardarli. Tutti questi ampliano notevolmente la popolazione di
coloro che entrano in contatto con questi social, specie con Youtube che in
Italia è il più cliccato, dopo Facebook.
Un breve chiarimento
Ricordiamo
brevemente di che si tratta.
Youtube è
un’applicazione di condivisione di video sui social, ed è di proprietà
di Google.
Cosa si può fare
con Youtube? Su Youtube si possono caricare, contemporaneamente da parte di
molteplici utenti, fino a cento ore di video (sia professionali che amatoriali)
al secondo! Inoltre si può, previa opportuna iscrizione, venire a conoscenza
sia di nuovi video che trattano argomenti relativi ai propri interessi sia
delle novità video realizzate dai videomarkers preferiti.
Instagram, invece, è un‘applicazione
di condivisione di foto su una piattaforma social. Gli utenti possono
applicare filtri, caricarle e condividerle poi sui diversi social network al di
fuori di Instagram. Solitamente avviene su Facebook, perché Instagram è di
proprietà di Facebook, che l’ha comprata nel 2012. Questa fusione ha così accelerato
l’utilizzo incrociato di Instagram con Facebook.
Aspetti positivi
Youtube e
Instagram possono essere utili alle dinamiche aziendali? Certamente. Infatti la
realizzazione di filmati, ben studiati e orchestrati, può essere utile ai fini
pubblicitari, per la ricerca del personale e anche per migliorare e motivare
quello già presente. Infatti:
Youtube
-
può servire a creare video che presentino l’azienda a coloro che cercano lavoro, in modo di attirare i talenti
migliori;
-
ma anche per motivare gli impiegati già in forze, chiedendo loro come giudicano il clima lavorativo all'interno, in
modo da raccogliere suggerimenti che servano a migliorare motivazioni e
prestazioni;
-
permette anche di creare video che mostrino riconoscimento per gli importanti contributi dei dipendenti più meritevoli, evidenziando così il volto umano dell’ambiente
lavorativo.
Instagram
Instagram,
dal canto suo, consente di condividere foto che riflettano l’immagine e la
cultura aziendale o che presentino brillantemente
i componenti dello staff. Scelta che oltre a gratificare e incentivare gli
interessati, ha anche la funzione di poter attrarre potenziali candidati.
Aspetti negativi
Non son sempre
rose e fiori. Non c’è nulla che è sempre e solamente positivo o sempre e
solamente negativo.
La corrente
elettrica se è collegata ad una lampada o a qualsiasi altro apparecchio è
utile, ma se prediamo in mano i fili scoperti è certamente dannosa; non è colpa
sua, ma dell’uso errato che ne facciamo.
Così anche con
queste nuove realtà social. Pertanto è bene ricordarselo.
Di conseguenza
sarebbe bene prestare attenzione ai seguenti consigli:
-
poiché oggigiorno si possono fare foto o video con grande facilità e immediatezza da qualsiasi smartphone o tablet,
bisogna fare in modo di non pubblicare foto o video che possano mettere
in cattiva luce la propria azienda;
-
è poi necessario rispettare le norme sulla privacy facendosi firmare un’autorizzazione scritta se si stanno
scattando foto o riprendendo tramite un video persone ben identificabili, sia che siano dipendenti oppure no;
-
ciò che è più importante è, però, ricordarsi che qualsiasi foto messa in rete dalla o sull’azienda riflette i valori del brand.
E’ bello essere anche divertenti e creativi,
ma non bisogna mai pubblicare foto o video che non siano professionali o, peggio ancora, che siano
volgari.
Inoltre
Attenzione!
Sia i consumatori che i dipendenti potrebbero realizzare video compromettenti, con
l’intenzione di creare un danno.
Può
avvenire a volte anche con filmati, solo apparentemente innocenti o divertenti,
ad esempio di uno scarafaggio che corre sul pavimento di un ristorante. Certamente
vi sarebbe un danno d’immagine.
In
questi casi, anche se l’azienda facesse causa per diffamazione, il danno resterebbe
comunque fatto, indipendentemente dall'esito dell’azione legale.
Che
fare allora?
La
cosa migliore per prevenire queste situazioni è veicolare un training ai dipendenti per fare in modo che si comportino in modo
professionale sempre e comunque.
Qui di seguito i link agli articoli precedenti sull'argomento "Digital Transformation e Risorse Umane":
- Social HR: le potenzialità di Facebook
- Come scrivere una Social Media Policy aziendale per Facebook
- Come scrivere una Social Media Policy aziendale per Facebook
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