Outsoucing anche per le attività soft
Negli articoli precedenti abbiamo messo in evidenza
come nelle aziende di
piccole o di medie dimensioni la tendenza del momento
sia l’affidare all’esterno varie delle attività che si riferiscono alla gestione
del personale.
Si è iniziato con l’outsourcing delle attività hard,
che occupano troppo tempo e
persone, come la gestione delle buste paga, i
permessi di lavoro, la ferie, le
malattie, la maternità… quindi si è continuato con il
settore delle assunzioni,
comunicazioni amministrative agli enti, relazioni
sindacali e il contenzioso.
Abbiamo poi accennato come pure in Italia, in un
secondo momento,
allineandosi con i paesi più progrediti, si è
iniziato a dare in outsourcing anche
la gestione e la formazione del personale, cioè il
settore delle Risorse Umane.
Progredendo in questa direzione si può dire che ormai
si tende ad affidare ad
aziende esterne tutte le attività soft, che prima si
trattenevano all’interno
dell’azienda perchè ritenute strategiche, tra cui la
valutazione del personale, lo
sviluppo della carriera e la gestione dei talenti.
Con questo ultimo passaggio si è giunti alla completa
collocazione “fuori
dell’azienda” di tutto ciò che prima competeva
all’Ufficio del Personale.
Perché?
Perché le piccole aziende, ma anche quelle di
dimensioni medie, con circa
150/200 dipendenti, non possono sopportare i “costi”
di questo ufficio.
Non solo, ma è anche la conseguenza della tendenza,
emersa recentemente, a fondere finanza-personale; fusione che dà certamente
maggiore controllo sui
numeri, ma minore attenzione agli aspetti soft della
gestione delle HR.
La conseguenza è che per gestire meglio quelle
strategie che puntano ad
ottimizzare le performance del personale diventa
opportuno, se non
necessario, dirigersi verso un outsourcing globale
della gestione del personale.
Il servizio
Il servizio delle Hr in outsourcing soddisfa
indubbiamente l’esigenza di quelle
imprese che, pur avendo bisogno di diverse
professionalità in ambito
organizzativo e per la gestione delle Risorse Umane,
non richiedono la
presenza costante di un ufficio in azienda. Nello
stesso tempo, mentre genera
un risparmio economico all’interno di queste, produce
un notevole giro d’affari
per le società che lo gestiscono. Si calcola che nel
2015 a livello mondiale ci sia stato un giro d’affari di circa 162 miliardi di
dollari, ed è sempre più
un’attrattiva per le piccole aziende che vedono
nell’esternalizzazione di questa
attività una notevole riduzione dei costi.
Resistenze
Tuttavia qualche resistenza c’è; forse per diffidenza
nell’affidare ad altri, sia
pur specialisti, un compito così delicato come la
gestione delle attività soft. Di
conseguenza molte piccole aziende preferiscono ancora
avere direttori del
personale a tempo, sia come temporary manager che
come forme di part time
verticale, cioè direttori che stanno alcuni giorni in
un’azienda ed altri in
un’altra.
Questo garantirebbe una migliore conoscenza del
personale con cui devono
trattare e che devono valutare.
Non solo, ma a parere degli esperti del settore la
fusione finanza personale
rappresenta un brutto ritorno al passato, perché in
questo modo le persone
sono viste solo come costi e non come fattori
competitivi.
Resistenze che potranno facilmente essere superate
tenendo conto, oltre che
del vantaggio economico offerto
dall’esternalizzazione di questi servizi, del
fatto che tutto viene affidato a persone di indubbia
professionalità e
specializzazione nei settori della selezione, della
formazione e della direzione
del personale.
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