L’importanza
di avere, nel limite del possibile, una buona ed efficace possibilità di comunicazione a due vie con la propria
clientela è evidente a chiunque abbia un’attività nel mondo del commercio.
Ciò è ancor più vero nelle circostanze
odierne, in cui stanno prendendo sempre più piede le attività di vendita via
Web visto il continuo incremento dell’ E-commerce.
Di conseguenza anche per i retailer online il
connettersi con i propri clienti in modo strategico diventa importantissimo; anzi
è, ormai, addirittura indispensabile se si vogliono incrementare le vendite e
rafforzare la fedeltà al brand.
Ora, con i propri utenti si comunica anzitutto attraverso dei contenuti,
che possono essere principalmente testuali e visivi.
Contenuti
testuali
Anzitutto è indispensabile tener conto dei
contenuti dei messaggi che un brand comunica, proprio perchè il saperli
comunicare adeguatamente permette di far fronte ad una nuova realtà che è la
presa di coscienza del fatto che oggigiorno, grazie ai digital media, la linea che divide il “commercio” dai “contenuti”
sta diventando sempre più labile.
Proprio per questo ShannonDenton,
Razorfish, North American chief già nel 2013, al Digiday Agency
Summit, parlò di una imminente collisione tra mondo del commercio e mondo dei
contenuti.
Queste previsioni sono diventate realtà: il
mercato è maturo per il Social Commerce!
Di conseguenza anche i retailer online devono cambiare mentalità e smettere di ragionare
per “silos” quando si parla di E-commerce e di Marketing!
Il futuro dell’ E-commerce, che è già
presente, è la creazione di un’esperienza di shopping continua, integrata e
coordinata. Un’esperienza utente omnichannel a tutti gli effetti.
Ed è proprio questo che l’omnicanalità ci permette di realizzare,
perchè nell’omnicanalità non si veicola solo un’esperienza d’acquisto coerente
e coordinata su tutti i canali, ma anche una comunicazione fatta di brand
experience e di storytelling!
Contenuti
visivi
Tornando a quanto detto prima, un punto
critico tanto quanto attuale è rendere acquistabili i prodotti tramite i social
media.
Qual è il nocciolo del problema? Nelle
vendite online vi è l’assenza fisica del
prodotto, quindi per sostituirla sono necessarie delle foto e, meglio
ancora, dei video.
Naturalmente i video, e ancor più quelli interattivi, non sono la giusta
soluzione per tutti i prodotti, visto che vanno
ad incidere in modo pesante sul budget delle digital production
di un E-commcerce. La loro utilità dipende da
diversi fattori che vanno analizzati e presi in considerazione.
In sintesi la scelta di utilizzare i video
dipende da quanto
un video riesce a migliorare il conversion rate di quel
particolare E-commerce e quindi quanto può incidere il costo del video sul
fatturato totale.
In
generale, però, la loro utilità è indiscussa. Infatti, da ricerche di mercato
fatte a livello internazionale emerge che per ben il 92,6% degli utenti è importante
“vedere” bene il prodotto per passare ad una decisione d’acquisto.
Non solo, ma dalle stesse indagini risulta
che per ben il 40% degli utenti italiani vi è anche il bisogno di “toccare” la
merce.
Come si può venire incontro a quest’ultima
esigenza? Mettendo il possibile utente nelle condizione di poter interagire con il negozio virtuale tramite i video
interattivi.
- L’interazione ( i video interattivi)
Secondo Anthony Mullen, analista di
Forrester “ i video interattivi sono il migliore approccio nei confronti del
video marketing.
Grazie a questa tecnologia per i
consumatori è possibile interagire in
tempo reale con i video attraverso gesti, voce, toccando lo schermo o
semplicemente con un click, compilando form online, interagendo con tutorial,
giocando, ecc…
Questa tecnologia può contenere sia
video/elementi dinamici che statici. E questo lo rende davvero un grande
formato!
I visualcontent (immagini e video) sono
sempre di più al centro della strategia di contenuti dei merchant e
rappresentano una grande opportunità per le vendite – e non solo perché portano
gli utenti negli store.
I contenuti visuali ed interattivi sono pertanto diventati dei veri e propri trend che nessuno ormai ignora.
Certo non è come prendere in mano o toccare
il prodotto in un negozio, ma per certi prodotti è più che sufficiente per
indurre alla decisione d’acquisto.
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