Come sfruttare i Social Media per migliorare il tuo business

Continuando il discorso intrapreso sul Web Marketing delle scorse settimane, prendiamo ora in considerazione l’uso dei Social. I Social rivestono una notevole importanza nel procurarsi un ampliamento di clientela, perché, se ben utilizzati, servono per migliorare la propria reputazione, fidelizzare i clienti acquisiti e, inoltre, acquisirne dei nuovi.

Quindi usiamoli. Come? In base alle loro peculiarità, perché non sono tutti uguali. Pertanto per ogni Social è bene realizzare un piano editoriale che tenga conto delle loro intrinseche caratteristiche. 


LinkedIn
, ad esempio, si presta all’approfondimento delle diverse tematiche professionali, mentre Facebook alla pubblicazione di contenuti rivolti anche ai “non addetti ai lavori” attraverso l’utilizzo di un linguaggio più informale, quindi è senza dubbio il Social giusto per connettere gli utenti al lato “umano” dell’azienda, ad es. pubblicando le storie dei dipendenti, il dietro le quinte degli eventi.

Instagram si presta molto bene ad una comunicazione di tipo informale da parte delle aziende, anche se ad oggi  le imprese hanno da poco iniziato ad usarlo  nel B2B, mentre Twitter è particolarmente indicato  se si cerca di spaziare al di fuori della propria nazione.

Qualche breve considerazione sui più noti


1. Facebook

E’ il Social più popolare sia in Italia che nel mondo. Potrà senza dubbio aiutare il passa parola in merito al business della propria azienda. 

Per aumentare i fan su Facebook bisogna anzitutto rendere la pagina “trovabile” dagli utenti. Per fare questo, si può procedere inserendo tutte le informazioni concernenti l’azienda, i prodotti che offre ed il link al sito web; quindi invitare i contatti, che già ci sono, a mettere mi piace e chiedere a conoscenti, partner e attuali consumatori di mettere like alla pagina e di scrivere recensioni positive. Non bisogna poi dimenticare di integrare Facebook sugli altri canali digitali e di  condividere contenuti di valore a seconda delle buyer personas.

Per generare lead su Facebook si possono intervallare contenuti diretti ed indiretti. 

Si tratta di generare contenuti che riportano ad una landing page con un form contatti (CTA) sul sito, come ad esempio  permettere di scaricare pdf, un e-book, e qui siamo nel campo dei contenuti diretti.

Per quanto riguarda i contenuti indiretti bisogna riuscire a generare lead dopo aver condiviso contenuti facili da fruire, come ad esempio  condividere foto, post di Blog, video su Youtube, contenuti di terze parti ed inviti a eventi.

Questa attività porta a raggiungere un obiettivo intermedio che  è migliorare l’engagement dei lead tramite commenti, like, condivisioni, passaparola, awareness… che porterà ad una maggiore visibilità del brand su Facebook, maggiori click alla pagina e al sito.

Da non dimenticare: le immagini sui social sono fondamentali: secondo uno studio di Hubspot i post che contengono foto ottengono il 128% di CTR in più rispetto a post che contengono solo testo o link a siti e blog. Oggigiorno poi l’utilizzo di brevi video è un must.


Le campagne a pagamento 

Ma non basta. C’è un altro problema noto a tutti: la possibilità di raggiungere la propria fan base in modo organico oggigiorno sta diminuendo sempre di più, nonostante l’attività messa in atto su Facebook. Quindi, per essere notati, i Brand debbono fare campagne a pagamento che attualmente sembra siano diventate sempre più indispensabili per aumentare i like. A questo orientamento si è indirizzata anche Facebook  che sta diventando, ormai, anche  una piattaforma di marketing a pagamento.

Chi ha messo mi piace alla pagina è un lead potenzialmente interessato,  ma non è detto che diventi necessariamente un cliente. Per non perdere ipotetici nuovi clienti, quindi, sarebbe bene procedere con una campagna “Facebook Fan Page Ads”. Meglio, con più campagne, perché le campagne vanno costruite in base agli obiettivi che si intendono raggiungere.

Si può fare, ad esempio, una campagna per aumentare i  like; un’altra per dirigere il traffico al sito web (con landing page ad hoc, testarle tramite un A/B testing e vedere quale performa meglio); un’altra ancora per aumentare l’awareness tramite un’immagine o un video interessante.

2. Twitter

Avere una presenza forte su Twitter è  difficile a meno che non si sia delle celebrità o un Brand noto. Solitamente questo canale serve per comunicare con i media e con determinati “influencer”.Tuttavia, le più grandi potenzialità di questo strumento si hanno quando si vuole comunicare ad un pubblico internazionale, come ad esempio gli  Stati Uniti.  Quindi l’utilizzo di questo social è consigliabile se si ha un mercato estero.

3. LinkedIn

LinkedIn è senza dubbio il Social network professionale più usato. Il canale ideale nel B2B. 

Si può utilizzare per interagire con potenziali clienti e potenziali dipendenti.  E’ una via di mezzo tra una piattaforma di condivisione delle conoscenze ed uno strumento di creazione di relazioni professionali.

Proprio come con Facebook e Twitter, il primo passo, quando si inizia con LinkedIn, è quello di rendere la propria attività facile da trovare. L’ obiettivo finale dovrebbe essere quello di “ingaggiare” il proprio pubblico per riuscire a posizionare l’azienda come leader del proprio settore.

Come? Seguendo alcuni semplici passaggi. Ecco qualche accenno esemplificativo.

Anzitutto si deve ottimizzare la descrizione della propria azienda. E’ importante rendere facilmente “trovabile” la propria pagina LinkedIn con le giuste parole chiave sia nella descrizione che nella sezione "settori di competenza".

E poi bisogna restare sempre visivamente attuali, mantenendo la pagina aziendale accattivante, con immagini di copertina che riflettano i successi, gli eventi ed i servizi offerti, e aggiornata, condividendo periodicamente gli aggiornamenti dell'azienda. Ogni like, commento e condivisione aumenta il proprio reach.

Per incentivare la partecipazione degli utenti è bene inserire i gruppi, se si hanno, in “gruppi in primo piano” e, per mettere in evidenza i diversi prodotti e servizi, si possono creare pagine vetrina per differenti linee di business o iniziative che si rivolgono a segmenti di pubblico diverso tramite le  pagine Showcase.

Infine  è necessario testare la frequenza degli aggiornamenti, gli argomenti ed i formati con i quali vengono veicolati e verificare cosa funziona e cosa no tramite  le Analytics di LinkedIn.

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Commenti

  1. Ciao Eleonora è un piacere leggere il tuo blog. Prendo spunto da una frase che hai scritto in questo articolo: "Twitter è utile per chi si muove in mercati esteri".

    Io ho conosciuto la tua realtà proprio tramite Twitter e i social network; tra le altre cose reputo Twitter uno strumento davvero interessante e versatile.
    Ma c'è sempre stato grande snobbiamo nel suo utilizzo.
    Chi non lo capisce, chi non lo capisce e chi non lo capisce :)

    Cosa consigli per migliorare l'approccio a questo strumento e renderlo di grande importanza per le attività e i professionisti?
    Grazie della tua risposta e buon lavoro :)

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  2. Ciao Simone,
    mi fa piacere che apprezzi il mio blog e che lo trovi utile. I social, come tutto il mondo del digital, è in continua evoluzione. Il consiglio che ti posso dare è di continuare a studiare per rimanere aggiornato sulle evoluzioni delle piattaforme che ti interessano maggiormente e che risultano maggiormente performanti per il tuo business. Per me, per esempio, è LinkedIn.
    Un saluto, Eleonora

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